FANTINI, Lettera aperta al direttore di «Radio Maria» [134]

Articolo inedito di Elisa Fantini di Pianoro (Bologna)

Gentilissimo padre Livio,

mi rivolgo a Lei, nella Sua veste di direttore di «Radio Maria» ma, non avendo avuto fortuna con i miei primi due tentativi, lo faccio in forma pubblica, quindi anche attraverso i mass media, i social network, nonché altri soggetti pubblici e privati, con la speranza che Lei – evidentemente preso da tante cose che reputa più importanti – venga comunque a conoscenza di quanto volevo condividere con Lei.

Nel 2021, rimasi colpita da quanto Lei affermò nel corso della Sua rubrica «Lettura cristiana della cronaca e della storia». Riassumendo: «Il Covid è un complotto delle élite per creare il mondo di Satana […]. Questa epidemia è un progetto con uno scopo ben preciso: creare un passaggio repentino per un colpo di Stato sanitario o massmediatico […]. A livello religioso si è già detto che la pandemia non viene da Dio. Dal punto di vista umano non si è voluto approfondire da dove venga. Ho insistito sul fatto che la Cina abbia testato un’arma tecno-biologica, che sarebbe proibita, ma la Cina non ha firmato la Convenzione di Ginevra […]».

Le confesso che già la seguivo, ma quelle Sue parole furono letteralmente un lampo di luce in un momento particolarmente tenebroso, così «Radio Maria» diventò la mia emittente di riferimento.

Il 25 febbraio 2021, ascoltando la diretta tra Lei e Marja in merito al messaggio di nostra Madre da Medjugorje, rimasi colpita dalla frase: «Siate testimoni della speranza». Nel mio piccolo, ho cercato di metterla in pratica, quella frase, creando il gruppo AIUTO PIANORO, nato con lo scopo di informare le persone che ESISTEVANO le cure domiciliari precoci per il Covid, avvalendomi della collaborazione di molti ottimi medici, tra i quali mi piace ricordare il dottor Attilio Cavezzi, fervente cristiano, che fu uno dei primi a offrirmi la sua disponibilità. Grazie a questo gruppo, ho riscontrato che le persone lasciate in vigile attesa e Tachipirina purtroppo non sono state ben curate, anzi molte di loro purtroppo non sono sopravvissute. Non ho mai creduto alla MENZOGNA che il Covid non potesse essere curato, perché vedevo personalmente i percorsi di guarigione di chi non veniva abbandonato. Nel frattempo, lessi la testimonianza dell’insegnante Federica Angelini e chiesi al dottor Cavezzi se potesse prendere in carico anche lei. Federica, dopo alcuni mesi, avendo raccolto molte testimonianze di persone danneggiate dal vaccino, creò il «Comitato Ascoltami», per dare voce ai tantissimi che si erano fidati della scienza, poi completamente abbandonati e spesso liquidati con la frase: «Non c’è correlazione con il vaccino».

Ho (abbiamo) continuato a lottare per dare voce a quelle persone a cui la voce era stata tolta dal Pensiero Unico. L’ho (l’abbiamo) fatto perché trovavamo in Lei, nelle parole che pronunciava dai microfoni di «Radio Maria», un sicuro punto d’appoggio.

Poi, d’improvviso, qualche mese fa, ho (abbiamo) assistito al Suo incredibile voltafaccia. Che fine ha fatto la Sua voce libera? Dov’è il Suo libero pensiero? Possibile che sia finito tutto in una bolla, magari papale?

Immagino che Lei abbia ricevuto forti pressioni, ma questo non può spiegare la Sua inversione di marcia. La Sua voce libera disturba il Sistema? Forse questa è solo la riprova che ha colpito nel segno.

Il 20 febbraio scorso, ho organizzato un confronto sull’argomento della vaccinazione pediatrica anticovid, trasmissione andata in onda sulle frequenze della radio «Rasti Radio», che si trova proprio dentro la casa del Signore, la mia parrocchia di Rastignano, alle porte di Bologna. Quel giorno si sono confrontati il pediatra Balestrazzi e l’endocrinologo dottor Frajese, membro della Commissione Medico Scientifica Indipendente. Questo evento è risultato UNICO perché, sempre in quei giorni, la scienza indipendente ha organizzato eventi di confronto sulla pandemia, ma il confronto non è stato mai possibile perché la scienza ufficiale (Comitato Tecnico Scientifico, Istituto Superiore di Sanità) ha sempre… declinato l’invito. LA SCIENZA (lo so io, lo sa anche Lei) È DIALOGO E CONFRONTO, NEGARE IL DIALOGO È NEGARE LA SCIENZA.

Ed eccomi al dunque, gentilissimo padre Livio. Ho cercato l’ascolto per il CMSI e per il «Comitato Ascoltami» scrivendo al Papa, che però era impegnato a ricevere l’amministratore di Pfizer (!), così come ho fatto, in modo decisamente più pressante, con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinal Zuppi, ottenendo la stessa risposta, ovvero NESSUNA RISPOSTA. È questo essere cristiani? Secondo me, no. E secondo Lei?

Gentilissimo padre Livio, «l’umanità è ormai giunta a un bivio decisivo, a un punto di non ritorno: è chiamata a scegliere tra la vita e la morte, la luce e le tenebre, Gesù e l’anticristo. A decidere se fare del pianeta uno splendido giardino o un cumulo di macerie». Non sono parole mie; le ha scritte Lei, nel Suo «L’umanità al bivio. Medjugorje nel tempo dell’impostura antichistica». Parole forti, parole – a mio avviso – di Verità.

Padre Livio, mi rendo conto che il Suo compito sia impegnativo e che abbia la grande responsabilità, attraverso la radio, di condividere un’informazione vera, che permetta a tutti di stare al mondo secondo verità e giustizia, seguendo i criteri del Vangelo. Fare informazione in questo modo immagino sia difficile, in un mondo dominato da logiche di potere, che si nutrono di menzogna e ipocrisia. Proprio per questo, padre Livio, nel momento in cui sta dicendo cose diverse a proposito del Covid, o magari omette di ribadire quello che ha sempre sostenuto, per evidenti situazioni di pressione o di contesto, io e tanti altri ci sentiamo in dovere di starLe vicino e di ricordarLe una volta di più che il mondo ha bisogno di verità, anche se non è comoda.

Nel momento in cui, a quanto pare, ha cambiato la narrazione dei fatti, sappia che non aiuta più chi La segue. Così facendo, viene meno la forza della Sua testimonianza e invece sappia che ne abbiamo più che mai bisogno.

Elisa Fantini

Della parrocchia dei Santi Pietro e Girolamo in Rastignano

40067 PIANORO (Bologna)

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3 Risposte a “FANTINI, Lettera aperta al direttore di «Radio Maria» [134]”

  1. TOP….cara Elisa ,meglio non potevi dire ,nel descrivere la mancanza di coraggio che padre Livio ,molto probabilmente sotto ricatto dei politici corrotti ,ha dimostrato nel fare il volta faccia ….preghiamo per lui ,affinché si legga magari la storia di qualche santo martire cristiano ,che ha seguito Gesù sino a dare la vita …..padre Livio doveva poi solo difendere la VERITÀ….

  2. Condivido ogni singola parola di Elisa. Seguo e sostengo radio Maria da anni. Il mio figlio più piccolo 14 anni si chiama Livio. Ma da quando si è convertita al pensiero unico sul vaccino ho smesso di seguire la sua voce. Eppure i messaggi della Madonna sono così chiari..i pericoli nei confronti delle nostre libertà ( le catene del greenpass nella traduzione di Marja, non i legami in quella rivista e politicamente corretta) o quelli della guerra folle che fa del popolo ucraino inutile carne da cannone per interessi d’oltreoceano…in queste settimane lèggiamo l’apocalisse di Giovanni… come la sentiamo vicina… noi orfani della nostra chiesa, stigmatizzati perché non abbiamo ceduto ad un assurdo ricatto vaccinale…alcuni ci chiedono di portare perfino la stella gialla sul petto…Aspettiamo le scuse di sacerdoti, vescovi e sopratutto del Papa su questa aberrazione; una sperimentazione di massa fondata su una tecnologia che fa uso di catene cellulari umane da feti abortiti per entrare perversamente e modificare lo stesso codice genetico umano. Le sue scuse, caro padre Livio, per la stima che nutro, le aspetto per prime; forti e chiare come è sempre stata la sua voce. Regina Pavia, ora pro nobis. Daniela Podda da Mantova.

  3. Grazie Elisa per questa testimonianza. Non conoscevo la tua storia né dei comitati di donne e uomini onesti che sono nati intorno a te/voi. Purtroppo molte persone hanno paura di testimoniare la VERITÀ perché non hanno fede. Molti sacerdoti hanno svelato le loro fragilità. Preghiamo per loro. Gesù resta nostra VIA, VERITÀ e VITA. Con Lui nel cuore cela faremo, ce l’abbiamo già fatta.

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